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Storia della Coppa America America's Cup
Nel 1851, la goletta "America" superò una flotta di yacht Britannici nella regata che sviluppava il suo percorso attorno all'Isola di Wight. NelLa Coppa a quel tempo era chiamata 'One Hundred Guinea Cup', dal valore di allora, appunto 100 Ghinee.
Dal 1870 la regata si disputò negli Stati Uniti. L'obbligo per gli sfidanti era di arrivare sul campo di gara navigantdo sull'Oceano. Per gli statunitensi fu un gioco difenderla con barche leggerissime contro veleieri che dovevano affrontare i forti venti oceanici. Venne poi costituita una apposita classe, la "J Class", barche di circa 37 metri.
Dopo l'edizione 1937 e la Seconda Guerra Mondiale, dal 1958 la sfide (con una sola nazione alla volta) si svolsero con i "12 Metre", formula di stazza che presentava barche di circa 20 metri.
Negli anni la regata legò il proprio nome a grandi moni del mondo economico come l'inglese sir Thomas Lipton, famoso per il suo tè, il barone francese, in verità torinese di nascita, Marcel Bich. Fino ad arrivare ai giorni nostri. Nel 1983 arriva la storica affermazione sul mare di Newport, Long Island, di "Australia 2", la nazione che strapperà agli Usa ed al New York Yacht Club la Coppa America.
In quell'anno si presenta anche la prima imbarcazione italiana "Azzurra" condotta dal timoniere Mauro Pelaschier e voluta da grandi personaggi del mondo economico come Giovanni Agnelli, Luca di Montezemolo e il principe Aga Khan. Nel 1987 la Coppa torna in America grazie alla "Stars and Stripes" di Dennis Conner. La sua base diventa la costa del Pacifico a San Diego.
La prima difesa avviene in una insolita sfida che vede di fronte un catamarano Usa di 18 metri ed un monoscafo di 40 metri, grande quando i classe J. La regata è dominata dal poliscafo condotto ancora da Dennis Conner. L'edizione del 1992, nuovamente a San Diego, vede in acqua i nuovi Ac Class, scafi di 24-26 metri, le attuali barche (che per l'edizione di Valencia presenteranno alcune modifiche per aumentarne le prestazioni).
A san Diego la vittoria nella fase di qualificazione, diventata Louis Vuitton Cup, è vinta per la prima volta da una barca italiana, il "Moro di Venezia" voluto da Raul Gardini e condotto dallo skipper Paul Cayard.
Il "Moro di Venezia" fa oggi parte della flotta del gruppo di "+39 Challenge". L'edizione del 1995 segna nuovamente una vittoria non americana. E' la volta del "Black Magic" neozelandese comandato dal leggendario sir Peter Blacke e dal timoniere Russel Coutts.
La Coppa va in Nuova Zelanda. sul mare di Auckland sarà nuovamente Coutts a vincere, nel 2000 sempre con i colori neozelandesi e nel 2003 con quelli della sua nuova nazione, la Svizzera dell'imbarcazione "Alinghi".
Fonte: www.piu39challenge.it
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